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IPMA ITALY Journal of Applied Project Management
Volume 3 no. 1 (March 2018)
non è lineare ma corrisponde piuttosto attraverso il processo di apprendimento
a una funzione quadratica. Dopo che può riguardare la sintesi di diversi
un’inevitabile resistenza iniziale, il tipi di informazioni che vengono di volta
sistema resiliente ritrova lo slancio per in volta acquisite, elaborate e
ritornare quantomeno al livello successivamente tradotte in una
precedente e dare vita alla resilienza di modifica di conoscenze,
tipo I oppure di tipo II in funzione del comportamenti, abilità, valori o
raggiungimento di un equilibrio preferenze. L’apprendimento stimola
equivalente a quello pre-traumatico o pertanto un cambiamento positivo
addirittura migliore e superiore (II livello). relativamente permanente che risulta
prodotto dall’esperienza.
In questo ultimo caso, la natura
dinamica e incrementale della Possiamo quindi parlare di ALLOSTASI,
resilienza ci porta a sostenere che i principio complementare a quello
sistemi – grazie all’attivazione di dell’OMEOSTASI e che si riferisce alla
processi di apprendimento – possano capacità di mantenere la stabilità nei
capitalizzare le esperienze acquisite per sistemi fisiologici per mezzo del cambia-
affrontare, con maggior efficacia mento. L’obiettivo non è il
rispetto al passato, eventuali nuove mantenimento della costanza di un
situazioni destabilizzanti (Fig. 2 – sistema tramite il controllo di alcune
falsificazione dello “zeroying system”). variabili, ma piuttosto l’adattamento
dell’intero sistema alle esigenze rese
È così possibile comprendere la necessarie dagli stimoli esterni.
dinamicità del processo di resilienza
Fig. 2 – Falsificazione dello “zeroying system”
Questo concetto ci aiuta a situazione con un bagaglio di
comprendere che il sistema resiliente, conoscenze e competenze ampliato e
se nuovamente stimolato da eventi migliorato.
stressanti, saprà affrontare la nuova
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