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IPMA ITALY Journal of Applied Project Management
Volume 3 no. 1 (March 2018)
In un periodo storico in cui la crisi non è - lo stato del sistema descritto da
più un evento sporadico ma ciclico e un insieme di variabili, dette
ricorrente, la più importante delle appunto di stato, solitamente
competenze per un sistema (persona, indicate con x(t), che definiscono
gruppo, organizzazione) è la capacità la “situazione” in cui si trova il
di riprogettarsi in modo veloce ed sistema a un certo istante
efficace. Nella letteratura organizzativa temporale;
il termine resilienza indica la capacità di - gli ingressi che agiscono sullo
un sistema complesso di affrontare stato del sistema e ne modificano
positivamente uno shock esogeno - che le caratteristiche ovvero i valori in
possa pertanto minare la stabilità con un dato istante temporale
conseguenti ripercussioni economiche, (queste modifiche vengono
sociali, ambientali e istituzionali - registrate dalle variabili di stato);
identificando soluzioni tempestive ed - i valori delle uscite del sistema,
efficaci. Al sistema è pertanto richiesta solitamente le uniche variabili
la capacità di assorbire la sollecitazione misurabili (ingressi esclusi)
e - attraverso un comportamento dipendono a loro volta dalle
allostatico - ritrovare un nuovo variabili di stato del sistema e
equilibrio, diverso e in talune dagli ingressi (in maniera più o
circostanze addirittura migliore rispetto meno diretta).
alla manifestazione dell’evento
traumatico stesso. Si fissa quindi il lasso di tempo [t] nel
quale il sistema sarà studiato e
Tra le molteplici accezioni rilevabili nella all’interno di questo lasso di tempo
pratica qui la resilienza è intesa nella (insieme ordinato di istanti) si
sua duplice accezione di costrutto considerano una serie di istanti
(ossia un insieme di variabili tra di loro particolari.
interagenti) e di processo.
La resilienza come costrutto è dinamica Gli elementi necessari per studiare un
e volitiva e deriva da un processo di sistema sono:
reazione a uno shock esterno (così
come verrà illustrato più avanti). La t = t0, t1, ..., ti //
teoria classica dei sistemi - della quale si Insieme ordinato del tempo
u = u0,
propone una veloce sintesi preliminare u1,... ui //
alla sua applicazione - può esserci Insieme delle variabili di ingresso y = y0,
d’aiuto per spiegare la natura delle y1,... yi //
variabili e delle interrelazioni che Insieme delle variabili di uscita
x = x0,
esistono tra di esse. x1, ... xi //
Insieme delle variabili di stato
F = f
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Possiamo rappresentare un sistema (t,u,y,x) //
come una “scatola nera” con: Equazione di stato
G = g (t,u,y,x) //
- gli ingressi, solitamente indicati Equazione di uscita
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con u(t), ed uscite y(t);
1 L’equazione di stato f serve per calcolare lo “stato” interno questa funzione possiamo studiare l’evoluzione dello stato
del sistema in un determinato istante ovvero la sua interno di un sistema.
evoluzione nel tempo: quindi si tiene conto dello stato 2 L’equazione di uscita g serve a calcolare l’uscita u(ti)
iniziale e di tutti gli ingressi fino a quel momento. Grazie a nell’istante ti: y(ti) = g(x(ti), u(ti)) tenendo quindi conto dello
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