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IPMA ITALY Journal of Applied Project Management
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            In un periodo storico in cui la crisi non è           -  lo  stato  del  sistema  descritto  da
            più  un  evento  sporadico  ma  ciclico  e                un  insieme  di  variabili,  dette
            ricorrente,  la  più  importante  delle                   appunto  di  stato,  solitamente
            competenze  per  un  sistema  (persona,                   indicate con x(t), che definiscono
            gruppo, organizzazione) è la capacità                     la  “situazione”  in  cui  si  trova  il
            di  riprogettarsi  in  modo  veloce  ed                   sistema  a  un  certo  istante
            efficace. Nella letteratura organizzativa                 temporale;
            il termine resilienza indica la capacità di           -  gli  ingressi  che  agiscono  sullo
            un  sistema  complesso  di  affrontare                    stato del sistema e ne modificano
            positivamente uno shock esogeno - che                     le caratteristiche ovvero i valori in
            possa  pertanto  minare  la  stabilità  con               un    dato     istante    temporale
            conseguenti ripercussioni economiche,                     (queste      modifiche      vengono
            sociali,  ambientali  e  istituzionali  -                 registrate dalle variabili di stato);
            identificando  soluzioni  tempestive  ed              -  i  valori  delle  uscite  del  sistema,
            efficaci. Al sistema è pertanto richiesta                 solitamente  le  uniche  variabili
            la capacità di assorbire la sollecitazione                misurabili      (ingressi     esclusi)
            e  -  attraverso  un  comportamento                       dipendono  a  loro  volta  dalle
            allostatico     -   ritrovare    un    nuovo              variabili  di  stato  del  sistema  e
            equilibrio,    diverso      e    in    talune             dagli  ingressi  (in  maniera  più  o
            circostanze addirittura migliore rispetto                 meno diretta).
            alla      manifestazione         dell’evento
            traumatico stesso.                                 Si  fissa  quindi  il  lasso  di  tempo  [t]  nel
                                                               quale  il  sistema  sarà  studiato  e
            Tra le molteplici accezioni rilevabili nella       all’interno  di  questo  lasso  di  tempo
            pratica  qui  la  resilienza  è  intesa  nella     (insieme     ordinato      di    istanti)   si
            sua  duplice  accezione  di  costrutto             considerano       una    serie    di   istanti
            (ossia  un  insieme  di variabili  tra  di  loro   particolari.
            interagenti) e di processo.
            La resilienza come costrutto è dinamica            Gli  elementi  necessari  per  studiare  un
            e  volitiva  e  deriva  da  un  processo  di       sistema sono:
            reazione  a  uno  shock  esterno  (così
            come  verrà  illustrato  più  avanti).  La         t = t0, t1, ..., ti //
            teoria classica dei sistemi - della quale si       Insieme ordinato del tempo
u = u0,
            propone una veloce sintesi preliminare             u1,... ui //
            alla  sua  applicazione  -  può  esserci           Insieme delle variabili di ingresso y = y0,
            d’aiuto  per  spiegare  la  natura  delle          y1,... yi //
            variabili  e  delle  interrelazioni  che           Insieme delle variabili di uscita
 x = x0,
            esistono tra di esse.                              x1, ... xi //
                                                               Insieme delle variabili di stato 
 F = f
                                                                                                 1
            Possiamo  rappresentare  un  sistema               (t,u,y,x) //
            come una “scatola nera” con:                       Equazione di stato
 G = g (t,u,y,x) //
                -  gli  ingressi,  solitamente  indicati       Equazione di uscita
                                                                                     2
                    con u(t), ed uscite y(t);

            1  L’equazione di stato f serve per calcolare lo “stato” interno   questa funzione possiamo studiare l’evoluzione dello stato
            del  sistema  in  un  determinato  istante  ovvero  la  sua   interno di un sistema.
            evoluzione  nel  tempo:  quindi  si  tiene  conto  dello  stato   2  L’equazione  di  uscita  g  serve  a  calcolare  l’uscita  u(ti)
            iniziale e di tutti gli ingressi fino a quel momento. Grazie a   nell’istante ti: y(ti) = g(x(ti), u(ti)) tenendo quindi conto dello
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