Page 57 - ipma italy journal_vol 1_02.2015
P. 57
IPMA ITALY Journal of Applied Project Management
Volume 1 no. 2 (July 2015)
5. Le sfide del XXI secolo riguarda solo la struttura delle
L’ingegneria economica è una professioni: è il mondo che cambia.
scienza in evoluzione ed in
espansione, che dovrà nel XXI secolo Senza voler qui riassumere tutto
affrontare alcune sfide, che in
particolare riguardano la realtà quanto è stato detto negli ultimi due
associativa italiana (AICE) e che in
questa sede elenchiamo per sommi anni, vogliamo tentare di rispondere
capi.
La riforma delle professioni, sia in ad una domanda: a che punto
Europa che in Italia, è in corso oramai
da diversi anni: l’idea è che l’attuale siamo?
sistema delle professioni, basato su
Ordini di diritto pubblico, si evolva Nell’ultimo incontro, è stato posto un
progressivamente verso un sistema
basato su associazioni professionali di problema che ci interessa tutti:
diritto privato, ancorché non sia
ancora chiaro quali saranno i tempi e nell’attuale situazione, diversi governi
di modi di tale evoluzione, né quali
competenze resteranno agli Ordini, ritengono di dover promuovere
che comunque resteranno attivi.
L’analisi dell’evoluzione della grandi progetti infrastrutturali con
professione e della sua prevedibile
configurazione nei prossimi decenni è funzione anticiclica. Senza volere in
iniziata nei primi anni del nuovo
millennio: in particolare ricordiamo questa sede esprimere un giudizio
un’ intervista ad uno degli autori,
pubblicata da La Cible nel 2007 e sulla validità delle politiche
molte altre iniziative spontanee; con il
convegno ICEC/IPMA di Portoroz, nel economiche keynesiane, il problema
2011, è iniziata una fase più
organizzata di studio, che ha che si pone è un crescente disagio
coinvolto anche altre associazioni
come il RICS ed il CEEC (Comité dell’opinione pubblica di fronte a
Européen des Economistes de la
Construction) e che è tuttora in corso. queste proposte, dovuto
La struttura delle professioni è tutta in
fase di cambiamento, non solo per principalmente alla mancanza di
quanto ci concerne: basta pensare
all’evoluzione in corso nell’Unione fiducia nella capacità di realizzazione
Europea ed ai vari documenti
sull’argomento, al difficile percorso nei tempi e nei costi previsti: un
della riforma delle professioni in Italia
e a molti altri esempi. In realtà ciò non problema che ci riguarda
direttamente.
Purtroppo, mentre per altre professioni
esistono organismi conglomerati che
possono parlare, in maniera
imparziale, a nome di tutta la
professione, i “professionisti del
progetto” sono divisi in una pletora di
organizzazioni che rappresentano le
varie specialità (project managers,
project controllers, cost managers,
contract managers, risk managers e
così via), che non parlano con voce
unitaria. Il risultato è che nessuno è in
grado dimostrare autorevolmente la
capacità di realizzare un progetto,
anche grande, vorrei dire anche
faraonico, rispettando tempi e costi:
in altre parole, nessuno difende la
professione, non esiste un organismo
indipendente in grado di parlare con
autorevolezza dei problemi dei
progetti (sulla falsariga degli organismi
che rappresentano medici, ingegneri,
56